Qualcuno ha scritto “dallo psicologo non va chi ha problemi, i problemi li hanno tutti. Dallo psicologo va chi i problemi li vuol risolvere”.
Spesso le persone arrivano al nostro servizio dopo mesi, a volte anni, in cui hanno provato “a farcela da soli”. Come se il farcela da soli fosse una prova di forza, onore e coraggio. In realtà la vera forza consiste nella richiesta di aiuto. Il cambiamento richiede infatti spesso la possibilità di accesso a risorse bloccate, potenzialità inespresse, nodi difficili da sciogliere. Con i pazienti cerchiamo quindi di costruire un’alleanza che lavori dentro e fuori di loro per costruire nuovi equilibri più funzionali alla loro vita e quella dei loro cari.
Nel lavoro con e per i bambini la tempestiva richiesta di aiuto costituisce un importante fattore prognosticarente positivo. Il tempo perso nel tentativo di adottare strategie “fai da te” che risolvano i problemi costituisce velocemente un elemento di cronicizzazione sia per le emozioni negative che suscita nei genitori che nella costruzione dell’immagine di se del bambino.
Nello specifico si procede inizialmente con un’analisi della domanda e valutazione del caso ( che per i minorenni comincia con un colloquio con i genitori). Durante la valutazione oltre al colloquio clinico potrebbe essere necessaria la somministrazione di test. A conclusione della valutazione che solitamente si struttura in 3 incontri viene fatto un colloquio di restituzione di quanto osservato e concordato con i pazienti l’eventuale piano di intervento. Il lavoro terapeutico proposto potrà riguardare una terapia individuale a cadenza da definire, familiare o di coppia, nonché la collaborazione con altri sistemi coinvolti (scuola, figure sanitarie...).